Voci e volti del Parlamento Subalpino

Il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano è il maggior museo storico italiano e l’unico che abbia la qualifica di nazionale: ha sede in Palazzo Carignano, opera di Guarino Guarini, nel quale dal 1848 al 1860 ebbe sede la Camera dei deputati del Regno di Sardegna, nota come Parlamento Subalpino. Attorno a questo si snoda in 26 sale il Museo, che rievoca la storia dell’unificazione politica della penisola italiana.

Incomparabile luogo della memoria nazionale è il Parlamento Subalpino, unico esempio esistente in Europa di aula parlamentare nata dalle rivoluzioni e dalle riforme del Quarantotto. Qui si tennero importanti dibattiti alcuni dei quali rappresentati nelle animazioni. Il filmato, che è stato girato nell’Aula stessa, viene proiettato nel museo nei pressi della sala da cui questa à visibile.

La sceneggiatura è stata ricavata dagli Atti del Parlamento Subalpino. Gli interventi dei deputati, rigorosamente testuali, sono stati adeguati ai tempi del linguaggio cinematografico sotto la guida degli studiosi del Risorgimento, Consiglieri del Museo. Una approfondita ricerca d’archivio ha consentito di avere precisi riferimenti sui volti degli uomini politici del tempo, sui costumi, sugli arredi e sulle regole procedurali del primo Parlamento.
Una lunga e mirata selezione ha permesso di identificare nei seguenti attori i protagonisti delle tre sedute:
Mario Brusa (Cavour), Adolfo Fenoglio (Ferrari), Alberto Pozzo (Siccardi), Franco Vaccaio (Lanza), Franco Urban (Pernigotti), Franco Albini (Boggio), Enzo Brasolin (Cadorna), Ivo De Palma (Moia), Renato Liprandi (Brofferio), Ugo Maggiolino (Pinelli), Maurizio Messana (Sineo), Gianni Raso(Bersezio).

La legge Siccardi

Nel 1850 il Parlamento del Regno di Sardegna approvò la legge presentata dal Ministro di grazia e giustizia Giuseppe Siccardi, che prevedeva l’abolizione del tribunale particolare per i membri del clero. Sopprimendo questo privilegio degli ecclesiastici si attuò il principio dell’uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge.

Il traforo delle Alpi

Nel 1857 il Parlamento discusse l’opportunità di perforare il colle del Frejus nelle Alpi Cozie, tra Bardonecchia e Modane, con una galleria per il passaggio della ferrovia. Fu il primo traforo realizzato in Italia, compiuto entro il 1870 dagli ingegneri Piatti, Sommeiller, Grattoni e Grandis.

Le annessioni

Nel 1860 il Regno delle Due Sicilie venne annesso con un plebiscito popolare al nuovo stato che si andava formando (il Regno d’Italia fu proclamato il 17 marzo del 1861). Il significato e le forme di questa annessione videro fronteggiarsi la logica di stato piemontese e le ragioni dei patrioti meridionali fieri della loro cultura e dei sacrifici sostenuti in nome della patria comune.

LE MISERIE ‘D MONSÙ TRAVET

Un intervento nel segmento culturale ha riguardato il recupero del testo originale e l’inquadramento storico della commedia “Le miserie ‘d Monsù Travet” nell’allestimento realizzato dalla Compagnia di Mario Brusa, su finanziamento della Regione Piemonte, in occasione del 140° anniversario del debutto: il documentario di inquadramento, da visionarsi prima dell’inizio della rappresentazione, racconta la storia piemontese dalla proclamazione dello Statuto al trasferimento della capitale.

Il video della commedia con il libretto del testo in piemontese è disponibile a richiesta presso la Segreteria della Fondazione.

IL CANTO DEGLI ITALIANI

Ovvero come nacque a Torino nel 1847 il nostro inno nazionale

Con il titolo Il canto degli italiani il poeta Goffredo Mameli diffuse tra i patrioti della nascente Italia l’ode scritta da lui nel 1847, il Fratelli d’Italia posto in musica a Torino dal genovese Michele Novaro. Testimone d’eccezione della nascita dell’inno italiano, il poliedrico scrittore Vittorio Bersezio, fautore dell’Italia unita al di là di ogni tentazione campanilista, di ogni ambizione regionale, descrive con vivacità e partecipazione il periodo risorgimentale torinese ed in particolare la prima esecuzione pubblica del carme ad opera di Novaro: “C’è nello svolgersi della tua melodia, o sacro inno, un non so quale misterioso incanto, che ci penetra, che ci fa scorrere per le membra un brivido soave e potente, che ne innalza lo spirito a più sereni cieli, che ci fa capaci di comprendere e di compiere le gesta degli eroi.” La Fondazione Vittorio Bersezio ha sostenuto con entusiasmo la diffusione della conoscenza, sponsorizzando la realizzazione di un CD musicale per offrire al pubblico una rassegna del repertorio musicale del Risorgimento italiano, del quale è stato possibile ritrovare lo spirito originale non solo attraverso la ricostruzione della vasta produzione di Michele Novaro, ma anche grazie al recupero di alcune opere musicali coeve al maestro ed ispirate ai temi patriottici.

Ha inoltre recentemente co-prodotto un filmato storico-musicale sullo stesso tema.

Il CD musicale e il DVD del filmato sono disponibili a richiesta presso la Segreteria della Fondazione.

ALTRE ATTIVITA’

In collaborazione con il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano di Torino, la Fondazione ha realizzato una animazione – Voci e Volti dal Parlamento Subalpinodi alcune importanti sedute del Parlamento, luogo che vide attivo Vittorio Bersezio nella sua veste di deputato del Regno. Il DVD è disponibile a richiesta presso la Segreteria della Fondazione.

 

Sono stati pubblicati gli atti del convegno – Cattolici dal Risorgimento alla Repubblica 1861 – 2011, svoltosi nel mese di marzo 2011 e promosso dalla Fondazione Donat Cattin di Torino nell’ambito delle celebrazioni per il 150° anniversario dell’Unità nazionale.

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Tue ‒ Thu: 09am ‒ 07pm
Fri ‒ Mon: 09am ‒ 05pm

Adults: $25
Children & Students free

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781-562-9355, 781-727-6090